Domani sindacati e personale scendono nelle piazze. Probabili disagi in molti istituti.
Domani, venerdì 10 dicembre, è la data segnata in rosso sul calendario da poco meno di un mese per lo sciopero che vedrà scendere in piazza buona parte degli appartenenti al mondo scuola. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda e Snals. Prenderà parte in forma separata anche l’Anief. La giornata di protesta nasce dall’immobilismo del Governo sull’istruzione e i pochi fondi erogati per investire sulla scuola. Nel mirino dei lavoratori della scuola questa volta c’è la Legge di Bilancio. Dei 33 miliardi previsti, solo lo 0,6% sarà destinato al fondo che dovrebbe premiare la professionalità dei docenti. Una percentuale che i sindacati trovano “inadeguata” rispetto all’effettiva necessità di rendere merito al lavoro della classe insegnante.
A ciò si aggiunge anche l’aumento di appena 87 euro in busta paga. “Una miseria”, fanno sapere dai sindacati, con un gap di circa 350 in meno rispetto alle altre figure della pubblica amministrazione.
Altro tema caldo l’organico Covid, su cui il Governo avrebbe “fatto ben poco”: 300 milioni sono stati trovati per gli insegnanti, ma zero risorse, invece, per il personale Ata, spiegano Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda e Snals.
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