Maturità, Invalsi e PCTO non saranno requisiti d’accesso

Restano confermate le due prove scritte: italiano in comune e secondo test con materie d’indirizzo.

Sulla Maturità del prossimo giugno se n’è discusso in ogni aula di qualsiasi edificio scolastico. Scioperi, proteste e manifestazioni, ma alla fine le due prove scritte rimarranno confermate. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda i PCTO, così come le prove Invalsi, che non saranno requisito d’accesso per la maturità 2022. I percorsi di scuola-lavoro, infatti, non saranno obbligatori per l’ammissione all’Esame di Stato. Dei PCTO se ne parlerà all’orale.

Sarà rimodulata la divisione del punteggio fra il percorso scolastico e le prove di esame. Se nella prima versione dell’ordinanza si parlava di 40 punti per il triennio finale e di 60 per le prove d’esame (20 per ciascuno scritto, 40 per l’orale), nella nuova versione vengono attribuiti 50 punti per il triennio e 50 per le prove (15 per ciascuno scritto e 20 per l’orale).
 
In sede di scrutinio finale la valutazione verrà data dal consiglio di classe. Al momento della comunicazione dell’esito verrà semplicemente riportata la dicitura “ammesso”, con relativo numero di crediti a fianco, oppure “non ammesso”. I voti in decimi riferiti alle singole discipline sono riportati, oltre che nel documento di valutazione, anche nell’area riservata del registro elettronico cui può accedere il singolo studente mediante le proprie credenziali personali. In particolare, i voti per i candidati di cui al comma 1, lettera c), sub i. e sub ii., sono inseriti in apposito distinto elenco allegato al registro generale dei voti della classe alla quale essi sono stati assegnati.

 

 
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