Con la caduta del Governo Draghi e il conseguente scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli italiani sono chiamati all’elezione di un nuovo Parlamento. Con ogni probabilità gli elettori verranno chiamati alle urne il prossimo 25 settembre.

La nuova tornata elettorale tocca da vicino anche le scuole. Gran parte degli istituti, infatti, saranno sede di seggio. Ciò vorrà dire che nelle giornate di sabato 24 settembre e lunedì 26 settembre, non si andrà in classe per l’allestimento e la rimozione dei seggi.

Giorni di scuole che quindi verranno persi, dopo nemmeno due settimane del ritorno tra i banchi. Un problema cronico, come già sottolineato dal presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli. “C’è disappunto non preoccupazione per le urne in autunno: un certo numero di scuole fermeranno infatti le lezioni appena avviate e questo è un problema che solleviamo da non so quanti anni. Quindi chiediamo al ministero dell’Interno di individuare per le elezioni politiche seggi non scolastici. Basta seggi nelle scuole che fanno perdere giorni di lezione dell’anno scolastico appena iniziato, lezioni che poi non verranno recuperate”.