Alternanza scuola-lavoro, solo teoria per il 56% degli studenti durante la pandemia

Attività in smart working per migliaia di alunni. Un fallimento per il Pcto.

Quella che sarebbe dovuta essere un’esperienza di formazione, il primo assaggio del mondo del lavoro pratico, si è trasformata in un semplice collegamento dalle proprie camerette attraverso computer, smartphone e webcam.

La pandemia presenta il conto sull’andamento dell’alternanza scuola-lavoro negli ultimi 2 anni. Secondo quanto riportato da RaiNews.it, solo il 37% degli studenti è soddisfatto del “lavoro” effettuato negli ultimi 24 mesi. Il 24% ha fatto pratica aziendale con simulazioni, ma ben il 56% ha effettuato solamente teoria durante l’alternanza. Insomma, invece di imparare a lavorare si è studiato come lavorare. Un vero peccato per un progetto che dovrebbe introdurre i giovani nel mondo del lavoro, e che nei mesi scorsi è stato al centro delle polemiche studentesche a causa della sicurezza sul posto di lavoro.

Secondo quanto riporta RaiNews.it, solo il 45% ha avuto la possibilità di un tutor che lo affiancasse durante tutta l’esperienza. Il 25% è stato seguito solo in parte. C’è, addirittura, chi il proprio tutor non lo ha mai visto: ben il 30%. Chi ha giudicato positivamente il tirocinio svolto, in quasi 6 casi su 10 appartiene proprio al primo gruppo di studenti, che ha avuto un tutor che si è mostrato disponibile in ogni momento della permanenza nel luogo di lavoro.

 

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