Gps, una volta definitive non saranno oggetto di modifica. Ricorsi a Tar e Presidente della Repubblica

Graduatorie ripubblicate in alcune province. 

Con molta calma da parte degli uffici territoriali (in parte anche troppa), vengono man mano ripubblicate le Gps valide per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24. Il motivo è legato al fatto che nella stragrande maggioranza le graduatorie pubblicate a inizio agosto erano piene di errore. C’era chi lamentava un punteggio più basso del previsto, chi non ha visto accreditati i punti di due anni di insegnamento. Perfino che dalle graduatorie inizialmente è stato escluso.

Un errore di sistema, si erano giustificati gli uffici scolastici regionali. Non è bastato l’aiuto delle scuole polo delegate al calcolo del punteggio per evitare errori che, ancora oggi, non sono stati corretti in tutte le regioni, con migliaia e migliaia di precari in attesa di conoscere il proprio destino.

Intanto vi è da ricordare che le Gps già ripubblicate dopo il ricalcolo dei punteggi risultano definitive. Esse non saranno più oggetto di modifica se non attraverso i decreti di modifica/convalide del punteggio dopo la valutazione della segreteria scolastica in cui l’aspirante assume servizio o comunque, ai sensi della Legge n. 241/90, per  provvedimenti di autotutela che dovessero rendersi necessari.

Per quanto riguarda le controversie invece così si legge  all’articolo 9 dell’OM 112 del 6 maggio: “Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni”.

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