Rinnovo contratto, Anief soddisfatto del traguardo raggiunto

Il sindacato Anief si considera soddisfatto del rinnovo contrattuale sottoscritto in via definitiva due giorni fa all’Aran perché migliora diversi aspetti normativi e prima di tutto tutela maggiormente i precari e le donne: a dichiararlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Quando si discuteva se, in base alle risorse, finanziare due o tre giorni di permesso per i precari come il personale di ruolo, noi abbiamo cercato di farli finanziare tutti e tre – dice Pacifico – : questo è l’esempio di come un sindacato lotti per la parità di trattamento sancito dalla normativa europea. L’altro grande tema, che per noi è importantissimo, è l’aumento del congedo dei giorni retribuiti per le donne vittime di violenza”.

“Abbiamo ridato dignità ad una categoria”

“Finalmente abbiamo dato dignità e considerazione al personale ATA, il più sottopagato di tutti – prosegue Pacifico – e bisogna guardare gli aumenti del salario accessorio: RPD + 5,2, CIA 8,4, indennità DSGA 39,3%. L’altra nostra battaglia riguarda la formazione retribuita, un diritto dei lavoratori. Ora lo prevede il Contratto, se non sarà retribuita bene faremo i ricorsi. Nel decreto PA bis siamo riusciti a far utilizzare le risorse per la formazione anche per il personale ATA”.

Le richieste non accolte

“Ci sono alcune richieste Anief che non sono state accolte – prosegue -, come il cambiamento sui livelli professionali o buoni pasti, ma è un passo avanti rispetto al precedente contratto. In futuro ci sarà anche la sfida del middle management, cioè tutte quelle figure che svolgono un lavoro diverso dalla didattica frontale e meritano di vedere riconosciuto questo lavoro. Bisognerà riconoscere l’indennità di sede disagiata, di chi lavora lontano da casa e bisognerà riconoscere il diritto al risarcimento per l’abuso di contratti a termine, nonché il diritto al burnout”.

La situazione stipendi

“Questo triennio contrattuale abbiamo dato aumenti quasi il doppio dell’inflazione – dice il presidente Anief – , recuperando dei soldi rispetto al contratto 2016-18. E’ stato un contratto a perdere rispetto all’inflazione che c’è stata in 15 anni. Dobbiamo continuare a lavorare per recuperare i soldi degli anni passati. Sul periodo 2022-24 bisogna recuperare con apposito ricorso almeno 4mila euro sull’indennità di vacanza contrattuale prima ancora di aprire le trattative per il prossimo CCNL. Vogliamo recuperare il 50% dell’inflazione e che il governo sblocchi quei 5 miliardi stanziati per il 2024 per allineare l’indennità di vacanza contrattuale. Solo allora e solo se ci saranno risorse aggiuntive, siamo disponibili a chiudere il prossimo contratto. Il lavoro si misura in primo luogo con la sua retribuzione e questa deve essere pari al tenore del costo della vita. Vorremmo che il governo prendesse atto di questo e mensilmente aumentasse le buste paga di altri 150 euro per dare 4mila di arretrati”.