Concorso straordinario Ter, prova scritta a metà febbraio? Ecco le possibili date

Maturità, ecco cosa accade se si viene scoperti a copiare

Le prove scritte dell’Esame di Stato 2023 sono giunte al termine. I maturandi ora hanno pochi giorni prima di affrontare il colloquio davanti all’intera commissione. In attesa della pubblicazione dei risultati delle prime prove occorre fare chiarezza sui rischi nei quali si potrebbe incorrere in caso di copiatura. Un malcostume che, purtroppo, è stato registrato durante la Maturità.

Copiare durante l’Esame di Stato è un reato, come stabilisce la legge n. 475 del 19 aprile 1925. A farne le spese (gravi) possono essere entrambe le parti. Il rischio, quindi, viene corso anche dal compagno che, con le più nobili intenzioni, suggerisce eventuali risposte. E’ Reato presentare come propri “dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri” in esami o concorsi prescritti da autorità pubbliche o dalla pubblica amministrazione per il conseguimento di titoli scolastici e accademici, abilitazioni, rilascio di diplomi o patenti e così via. Il trasgressore è punibile con la reclusione da un minimo di 3 mesi a un massimo di 1 anno, ma la pena non può essere inferiore a 6 mesi nel caso in cui il tentativo abbia avuto successo.

Oltre ai rischi dal punto di vista penale, si può incorrere anche nella sospensione della prova con l’esclusione dal colloquio. In poche parole, si ripeterebbe l’anno scolastico, mandando in fumo mesi di sacrifici. La Commissione può decidere in maniera arbitraria a riguardo, tenendo conto anche della gravità complessiva del fatto.