Toto-ministri: Bernini all’Università, Valditara all’Istruzione. Ecco chi sono

Due fedelissimi del centrodestra nella squadra di Governo. La Bernini ha già avuto, in passato, un ministero.

Anna Maria Bernini e Giuseppe Valditara. Sono questi i nomi caldi nel toto-ministri del prossimo Governo Meloni che andrebbero a ricoprire il Ministero dell’Università e Ricerca, la prima, e quello dell’Istruzione, il secondo. Non è ancora ufficiale, ma da quanto trapela dai palazzi romani dovrebbero essere loro due i componenti della prossima squadra di governo che si andrà a insediare a Palazzo Chigi.

Anna Maria Bernini, senatrice, ha un passato in Alleanza Nazionale, poi nel Popolo delle Libertà e, infine, in Forza Italia. Bolognese, classe ’65, ha ricoperto il ruolo di ministro per le politiche europee nel governo Berlusconi IV, per un breve lasso di tempo (luglio-novembre 2011).

Figlia d’arte di Giorgio Bernini, anche lui ministro nel primo governo Berlusconi, è laureata in giurisprudenza, con lode, presso l’Università di Bologna.

Post laurea ha proseguito la carriera accademica presso la stessa Università di Bologna, diventando professoressa associata di Diritto pubblico comparato e specializzandosi, come già suo padre, in arbitrato interno e arbitrato internazionale. Presso l’Università di Bologna ha tenuto gli insegnamenti di Istituzioni di Diritto Pubblico, e di Diritto dell’Arbitrato Interno e Internazionale e delle procedure alternative, entrambi presso la facoltà di economia dell’ateneo bolognese e quella della sede decentrata di Forlì. Dal 1995 è iscritta all’albo degli avvocati.

Giuseppe Valditara è stato parlamentare per tre legislature consecutive, dal 2001 al 2013, con il gruppo di Alleanza Nazionale, è confluito nel Popolo della Libertà e poi in seguito in Futuro e Libertà.

Nato a Milano il 12 gennaio 1961. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, ha iniziato una carriera di docente universitario e attualmente è professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino. Molto vicino a Matteo Salvini, sembrerebbe che il suo nome per il prossimo governo sia stato indicato proprio dal leader del carroccio. Tant’è che nel 1993 scrisse la bozza per la costituzione federale della Lega Nord.

Attualmente è direttore scientifico della rivista giuridica Studi giuridici europei.

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