Il presidente della Camera mostra preoccupazione dopo il rapporto di Save the Childern.
Preoccupa e non poco il rapporto annuale stilato da Save the Children, secondo cui il 51% dei quindicenni italiani, dunque oltre uno su due non è capace di comprendere il significato di un testo scritto. Stessa percentuale per quelli che non raggiungono le competenze minime in matematica. Una situazione dove ha pesantemente inciso anche la pandemia e l’utilizzo necessario della Dad che ha allontanato i giovani dalla scolarizzazione. Ci sono, poi, ben sei regioni, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia, in cui i Neet, ossia i giovani che non studiano, non lavorano, non seguono percorsi di apprendistato (in Italia sono sopra i 2 milioni) superano gli occupati. In particolare, in Sicilia, Campania, Calabria il rapporto è di 3 a 2.
Sull’argomento è intervenuto il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, che si è detto preoccupato per la situazione scolastica.
“Sono molto preoccupato per la scuola – ha spiegato Fico e per i ragazzi alla luce dell’ultimo rapporto di Save the Children che documenta che il 51% degli studenti oggi ha difficoltà a comprendere un testo scritto. Questa è davvero una cosa problematica e preoccupante, e quindi quello che dobbiamo fare è un maggiore investimento sui ragazzi e sulla scuola e dobbiamo andare avanti anche con i fondi del Pnrr per dare una sterzata enorme ai progetti scolastici, alla formazione e alle strutture”.
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