Saranno 5 i miliardi destinati all’edilizia scolastica, di cui 3 agli asili nido. E poi un sistemico ripensamento dell’orientamento, in particolar modo di quello scolastico. Sono solo alcune delle misure relative al settore Istruzione contenute nel PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che domani, martedì 30 novembre, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, la ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, presenteranno alla stampa. Nodo cruciale, e storico, sarà quello di tentare di ridurre gli squilibri tra il Nord e il Sud Italia. Una scuola che va a due velocità, infatti, non è proprio il massimo. 

Centrale sarà anche il ripensamento di un nuovo orientamento scolastico, come già anticipato dal ministro Bianchi al Job&Orienta di Verona, dove ha anche rimarcato di evitare nuove chiusure e conseguente didattica a distanza per gli studenti italiani. 

Ecco quindi che verrà proposta una didattica orientativa già dalla scuola primaria, così da poter subito mettere in mano ai più piccolo una bussola per il proprio futuro. Previsti anche inserimento nell’organico delle scuole di ogni ordine e grado del profilo professionale dell’orientatore; formazione iniziale e in servizio dei docenti per attrezzarli alle attività di orientamento trasversali e funzionali alla didattica orientativa.