Sciopero scuola, 100.000 studenti in piazza. Valditara: “Ben venga il dialogo”

Nemmeno la pioggia ha fermato la manifestazione. 

Grande partecipazione allo sciopero nazionale indetto dall’Unione degli studenti nella giornata di ieri, 18 novembre. Secondo le prime stime, ieri hanno preso parte alla manifestazione 100.000 studenti in tutta Italia, con cortei di importanti dimensioni in almeno 35 Comuni italiani. Nemmeno la pioggia ha fermato i ragazzi romani.

Partiti dal Circo Massimo si sono diretti fin davanti la sede del Miur. In apertura di corteo lo striscione rosso della Rete Studenti medi con la scritta “quale merito”. Per la manifestazione nazionale, nella Capitale, a chiedere una scuola pubblica, sono scesi in piazza le sigle Link, la Rete degli studenti medi, collettivi autonomi, Osa. Diverse scuole che hanno preso parte: il Visconti, Machiavelli, Augusto, Plinio, Cavour e Socrate, mentre il Tasso ha deciso di rimanere in occupazione e per questo non è stato presente al corteo.

“Questa è la piazza dei discriminati”, urlano gli studenti nelle strade romane. Uno sciopero basato, soprattutto, contro il nuovo governo di Giorgia Meloni, al quale gli studenti hanno chiesto di rifondare i 5 pilastri della scuola.

“E’ sempre positivo che gli studenti esprimano le proprie idee e avanzino le proprie proposte, è uno degli elementi fondamentali delle società libere”, dichiara il Ministro Valditara.

“Il dialogo è stato il principio cardine su cui ho impostato da subito la mia azione. Confermo che nella Grande Alleanza per la Scuola e per il Merito che stiamo costruendo, il confronto con le ragazze e con i ragazzi riveste un ruolo fondamentale, e sarò lieto di approfondire quanto prima il dialogo nelle sedi istituzionali preposte con i rappresentanti democraticamente eletti degli studenti”, ha concluso il ministro.

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