Rischio alto di tornare alla didattica a distanza. Il Ministro: “Sapevamo di dover fronteggiare le assenze dei docenti”
Dopo tanto rumore si è tornati tra i banchi di scuola, ma forse ben presto studenti e corpo docenti dovranno proseguire per un periodo con la tanto amata/odiata Dad. Le previsioni, a detta del presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, sono di 200.000 classi in Dad entro la prossima settimana.
“Quello che il governo non ha voluto fare lo farà la pandemia – ha continuato -. A mio avviso sarebbe stato preferibile rinviare l’apertura di 2-3 settimane per raggiungere gli obiettivi che al momento non sono raggiunti. Il governo ha compiuto una scelta legittima sulla quale io non sono d’accordo. Ma questo è normale un uno stato democratico”.
Il ministro Bianchi, dopo le tante polemiche e discussioni tra chi voleva il ritorno in presenza e chi riteneva più opportuna, visti gli elevati contagi, la Dad, ha voluto ribadire che “la scuola è pronta. Sicuramente siamo preoccupati, come tutti, ma abbiamo approvato come governo, all’unanimità, regole chiare precise e puntuali anche per quelle situazioni che richiedono la didattica a distanza ma il principio base è che lunedì si torna a scuola”.
A proposito del personale, Bianchi ha detto che sicuramente ci saranno assenze e carenze. “Noi abbiamo dato 400 milioni per rinnovare e potenziare il personale proprio per l’emergenza legata al Covid. Si tratta di 35mila docenti e di altrettanto personale tecnico in più”, ha spiegato.
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