Retribuzione scuola: novità sul cedolino

Effetti e contraddizioni di una riforma che porta comunque benefici economici.

Il cedolino di marzo del personale scolastico conterrà diverse novità in applicazione della riforma fiscale introdotta con la legge di bilancio 2022 (L. 234/2021) e di altre correlate disposizioni normative, come preannunciato da un apposito messaggio di NoiPA.

Queste novità riguardano la revisione degli scaglioni e delle aliquote Irpef, la rimodulazione del sistema dei bonus e delle detrazioni fiscali, l’introduzione dell’Assegno unico ed universale. A seguito delle modifiche introdotte, tra riduzione di tasse e rimodulazione delle detrazioni, è atteso complessivamente un miglioramento economico degli stipendi netti in godimento di tutto il personale. Vengono confermati però gli aspetti distorsivi e regressivi di questa riforma fiscale, per cui i benefici economici pongono problemi di equità, in contrasto con il principio di progressività previsto dalla Costituzione.

In particolare, che a partire da marzo nel cedolino non saranno più presenti le detrazioni per figli a carico sostituite dall’Assegno unico ed universale che sarà corrisposto dall’Inps direttamente sul conto corrente bancario indicato dall’interessato che ne deve fare esplicita richiesta. Ciò potrebbe comportare che, soprattutto per i lavoratori con più figli a carico, la prossima busta paga risulti più “leggera” rispetto al mese precedente, questo perché la prestazione a cui si aveva diritto non viene più erogata tramite stipendio ma con assegno a parte.

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