Quattro anni di scuola primaria e obbligo a cinque. Ecco la proposta di riforma

Mosse che porterebbero alla perdita del 20% dell’organico.

Obbligo dalla scuola dell’infanzia e scuola primaria contratta di un anno. Sono queste in sostanza le proposte per la riforma della scuola che vuole il partito della Lega, che vorrebbe vedere introdotto l’obbligo scolastico dall’ultimo anno della scuola primaria, e successivamente introdurre con un anno di anticipo rispetto ad ora gli studenti nella scuola secondaria di primo grado.

La riduzione di un anno nella scuola primaria porterebbe, però, a una perdita dell’organico stimata attorno al 20% che, chiarisce la Lega, andrebbe poi a colmare il tempo pieno.

Le difficoltà per realizzare un simile progetto non mancano anche perché rendere obbligatorio l’ultimo anno dell’infanzia significherebbe aumentare il numero delle scuole.
In alcune aree del territorio nazionale, la scuola dell’infanzia statale raggiunge appena il 50% della popolazione scolastica di età 3-5 anni (l’altro 50% frequenta scuole paritarie): si tratterebbe insomma di realizzare nuovi edifici, ma anche di stipulare accordi con gli enti locali per l’attivazione dei servizi collaterali (mense e trasporti soprattutto).

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