Come comportarsi nel mondo scuola? Ecco tutto ciò che bisogna sapere.
Lo stato d’emergenza è finito ma il Covid no. Ancora in migliaia ogni giorno finiscono in quarantena. Un problema non solo di salute, ma anche per quanto riguarda l’aspetto lavorativo. Le assenze per quarantena, bisogna sapere, che non sono conteggiate nel così detto periodo di comporto.
Ma cosa dice la norma riguardo quei lavoratori del mondo scuola? La durata del periodo di comporto è regolata dall’art. 17 del CCNL 2006/09 secondo cui “Il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di diciotto mesi. Ai fini della maturazione del predetto periodo, si sommano, alle assenze dovute all’ultimo episodio morboso, le assenze per malattia verificatesi nel triennio precedente. Superato tale periodo, il dipendente potrà assentarsi per un ulteriore periodo di 18 mesi in casi particolarmente gravi, senza diritto ad alcun trattamento retributivo”.
C’è poi l’art. 87 del decreto “Cura Italia” che stabilisce che il periodo trascorso in malattia o in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dovuta al COVID-19, è equiparato al periodo di ricovero ospedaliero”. A ciò si aggiunge il d.l. 104/2020 che all’art. 26, comma 1 quinquies, ha precisato che tale periodo “ non e’ computabile ai fini del periodo di comporto”.
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