Lanciato lo scorso 27 aprile il Piano Estate ha riscosso grande interesse: 5.888 le candidature arrivate al Ministero dell’Istruzione per ottenere i fondi PON (fondi europei), che rappresentano una delle fonti di finanziamento messe a disposizione per la realizzazione delle attività. In particolare, hanno fatto domanda per ricevere i fondi 5.162 scuole statali (sulle 8.054 presenti nel Paese), 667 paritarie (potevano aderire quelle che svolgono il servizio con modalità non commerciali), 59 Centri di Istruzione per gli adulti (che in tutto il Paese sono 129).
Il piano è suddiviso in tre fasi. La prima fase, partita a giugno, sarà dedicata al rinforzo e al potenziamento degli apprendimenti. Al centro ci saranno laboratori, attività all’aperto e studio di gruppo. La seconda fase (luglio/agosto), avrà come scopo il recupero della socialità. Proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti che saranno affiancate più intensamente da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus (con attività legate a Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport). Ci saranno moduli e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, debate, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica). Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni. La terza, ed ultima fase, si svolgerà a settembre e sarà una sorta di accoglienza a scuola in vista del nuovo anno.