Maturità 2022, seconda prova bocciata anche dalla Consulta degli studenti

Ok alla prova di Italiano con maxi-orale. Bianchi: “Terrò conto di questo parere per una valutazione finale”.

E alla fine furono gli studenti a bocciare la scuola. La Consulta studentesca nazionale, infatti, ha risposto con un secco “No” alla reintroduzione della seconda prova per gli esami di maturità. Una bocciatura che arriva subito dopo quella del CSPI, che nella giornata di lunedì aveva dato parere negativo riguardo alla prova d’indirizzo per i licei e istituti.

Gli studenti, che si sono confrontati con il ministro Bianchi nella giornata di ieri, hanno presentato un documento firmato dai ventun rappresentanti regionali che contropropone il ritorno alla prova scritta di Italiano a carattere nazionale, la cancellazione del secondo scritto, il ripristino dell’orale largo e dell’elaborato costruito da casa, la tesina rinforzata della scorsa stagione.

Bianchi, dopo due ore di colloquio fitto con i rappresentanti, ha replicato: “Adesso ho due spunti su cui riflettere e che terrò in considerazione per la decisione finale, ma gli studenti non devono aver paura di non riuscire a fare il secondo scritto”.

“Abbiamo chiesto al ministro di prendere in considerazione la possibilità di abbassarne il valore del percorso triennale al 30 per cento della valutazione” (rispetto al 40% attuale, ndr.), ha detto il portavoce nazionale della Consulta, Marco Scognamillo, “in sostanza faremmo la seconda prova scritta, a cui verrebbe data una importanza minore”.
 

Su questo punto ci sono possibilità di intervento. Le tre ordinanze sull’Esame di Stato adesso passeranno alle commissioni parlamentari. Entro dieci giorni il format della Maturità 2022 dovrà andare in Gazzetta ufficiale.   Nella giornata di venerdì gli studenti chiederanno un nuovo vertice con il ministro.

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