Sindacati sempre piรน uniti contro il nuovo reclutamento docenti. Si va verso lo sciopero.
Il clima tra sindacati e MIUR non รจ di certo sereno, specie dopo il passaggio senza modifiche in Gazzetta Ufficiale del decreto legge pe il reclutamento insegnanti. Senza una modifica al testo, infatti, le sigle sindacali hanno dato vita a una mobilitazione che molto presto potrebbe sfociare in uno sciopero del mondo scuola.
Di certo il comunicato unitario di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda non stempera gli animi, anzi, butta altra benzina sul fuoco. Ecco il comunicato integrale delle sigle sindacali:
“Con la pubblicazione del decreto sulla scuola in G.U. del 1ยฐ maggio il Governo interviene pesantemente su molti aspetti della vita della scuola che, da autentica risorsa per il Paese, torna ed essere terreno di tagli di spesa e di scontro politico – ideologico. I documenti di programmazione economica pluriennale non prevedono investimenti, ma tagli che puntualmente il sistema subisce da decenni. Ancora una volta si decidono questioni di grande rilievo per il sistema scolastico attraverso atti unilaterali addirittura con Decreto legge, sfuggendo da ogni confronto con il mondo della scuola. La consapevolezza che la partecipazione al cambiamento contribuisce, accrescendone la qualitร e il valore, ai processi di innovazione, evidentemente in questa fase manca del tutto al Governo e alla โpoliticaโ. E questo dopo due anni di pandemia, in cui la scuola si รจ completamente reinventata, e con una guerra che comporta la necessitร di accogliere i profughi dallโUcraina (ne sono arrivati ed accolti oltre 30.000, anche minori non accompagnati).
La scuola si sta confermando uno dei piรน efficaci strumenti di integrazione, attraverso atti di concreta e solidale accoglienza, nellโottica di una vera cultura di pace. Anche solo per questo avrebbe meritato un trattamento diverso, caratterizzato da attenzione e coinvolgimento; analogamente lo avrebbero meritato le organizzazioni sindacali alle quali il personale ha rinnovato pochi giorni or sono la propria fiducia con una larghissima partecipazione al voto per il rinnovo delle RSU, legittimandone ancora una volta il ruolo di rappresentanza.
Invece, solo dopo qualche giorno dal voto per il rinnovo delle RSU che ha visto un milione di lavoratori dare la propria fiducia alle Organizzazioni Sindacali, si decide di procedere per decreto su tematiche cosรฌ importanti. Per questo le Organizzazioni sindacali della scuola, unitariamente, hanno deciso una grande mobilitazione, a partire dai lavoratori, per arrivare a coinvolgere lโintera comunitร educante che si vede ridurre lโambito di autonomia, anchโesso di rilevanza costituzionale, al pari della libertร di insegnamento che rischia di subire inaccettabili condizionamenti.
Tutto ciรฒ in presenza di unโannosa e irrisolta questione retributiva che riguarda tutto il personale della scuola. Il Governo sottrae le risorse aggiuntive inserite in legge di Bilancio per il rinnovo del contratto destinandole a modalitร di formazione incentivata decise unilateralmente, con evidente riduzione di quelle destinate a rivalutare nel loro complesso le retribuzioni di tutti e con lโipoteca di tagliare lโorganico nei prossimi anni. Per recuperare le risorse per una politica retributiva selettiva si ipotizza, fuori da ogni confronto negoziale, anche lโimpiego delle risorse attualmente utilizzate per la card docenti. Nel frattempo non si affronta il tema del precariato, anzi il sistema di reclutamento delineato, ulteriormente appesantito nei tempi e nei requisiti, appare oltremodo punitivo e non in grado di risolvere la piaga del lavoro precario. Non si prevede per la formazione iniziale una normale e legittima fase transitoria e non si tiene in alcun conto la necessitร di offrire opportunitร di stabilizzazione del personale precario, per il quale non viene previsto uno specifico percorso di accesso al ruolo.
Per tutte queste motivazioni, FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS e GILDA hanno convenuto di organizzare una forte mobilitazione, a partire da unโimponente campagna di informazione capillare rivolta non solo al personale della scuola, ma anche alla societร civile, alle famiglie e ai cittadini, cui va immediatamente evidenziato come tali provvedimenti non riconoscano la necessaria centralitร alle politiche dellโistruzione e della formazione con scelte che rafforzino realmente il ruolo della scuola pubblica e democratica del Paese, al fine di garantire il pieno esercizio del diritto allo studio. Con il percorso di mobilitazione di tutto il personale FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS e GILDA intendono rimarcare il dissenso contro il Decreto Legge 36, per ottenerne radicali modifiche e rivendicare la devoluzione di tutte le materie che incidono sul rapporto di lavoro al rinnovo del contratto, per il quale chiedono lโimmediato avvio delle trattative. ร in tale sede che va ricondotto anche il confronto sui percorsi di valorizzazione professionale per i quali รจ comunque indispensabile lโinvestimento di ulteriori e specifiche risorse”.
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