Un flop in piena regola. La Scuola Estate 2022 non ha riscaldato gli animi, né degli istituti scolastici, né tantomeno degli studenti, di cui solo il 14% ha preso parte al piano estivo stilato dal Ministero. A certificare il fallimento sono i dati diramati nelle ultime ore, con le adesioni che non arrivano nemmeno a quota 6.000, e anzi diminuiscono rispetto allo scorso anno.

Sono state appena 5.512 le candidature pervenute al Ministero dell’Istruzione quest’anno. Un calo del 6,3% rispetto alle 5.888 di 365 giorni fa. Nel complesso sono 376 le scuole in meno. Tra le scuole partecipanti, 5.162 sono statali (adesione al 63%), 356 paritarie, 31 CPIA.

Vedranno partire le attività solo il 35,8% delle istituzioni scolastiche per un impegno di 162 milioni di euro. Resterebbero dunque non assegnati circa 16 milioni di euro.

La Scuola d’Estate si sarebbe dovuto articolare in tre fasi:
– I Fase, Potenziamento delle competenze (giugno):
dedicata al rinforzo e al potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali, con laboratori, attività di gruppo, e con particolare attenzione all’accoglienza, all’inserimento e all’alfabetizzazione linguistica dei giovani ucraini;
– II Fase, Scuola aperta (luglio e agosto):
saranno previsti contesti di “scuola aperta”, “scuola all’aperto”, spazi di comunità territoriale;
– III Fase, Introduzione al nuovo anno scolastico (settembre, fino all’avvio delle lezioni):
per la familiarizzazione con i gruppi di pari grado nei contesti scolastici e l’accompagnamento di studentesse e studenti verso il nuovo inizio.

A ciò, inoltre, si sarebbe aggiunto anche l’accoglienza verso gli studenti ucraini, in fuga dalla guerra. Tra le attività proposte, l’intensificazione dell’insegnamento dell’Italiano (in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico), l’uso dei locali scolastici e dei computer per eventuali lezioni in DAD organizzate dagli insegnanti ucraini.