La Legge di Bilancio “dimentica” l’istruzione: solo briciole per le scuole

Tutti i fondi, o quasi, sul caro energia. Nulla in programma per il rinnovo del CCNL.

Fondi per l’istruzione non ce ne saranno. O meglio, i soldi e i finanziamenti previsti nella prossima legge di bilancio verranno dirottati in buona parte verso il caro energia che affliggerà l’itala durante l’inverno. A sostenerlo è la stessa presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nell’ultimo libro di Bruno Vespa incentrato sulla nuova premier.

“I pochi soldi che ci sono serviranno a coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà – spiega la Meloni-. Dobbiamo vedere come superare l’inverno senza che le bollette esplodano, sperando di tranquillizzarci da marzo in poi. Se l’Europa non riuscisse a tagliare l’allineamento del costo del gas da quello dell’energia elettrica, che è fonte di grandi speculazioni, lo faremo noi”.

Ecco dunque che il Governo prevede di investire il 75% delle risorse sul sostegno a coloro che dovranno fronteggiare bollette esose nei prossimi mesi. Viene così accantonata l’istruzione, perché le restanti risorse andranno alle pensioni, poi ci sarà spazio per altre iniziative di Governo già annunciate: l’ampliamento della Flat Tax per gli autonomi e i correttivi sul reddito di cittadinanza per esempio.

Nulla si muove sul fronte del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di docenti e personale ATA, da anni scaduto e con sindacati e Aran che proseguono il loro braccio di ferro sulll’aumento.

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