Giannelli (Anp) rivoluziona la scuola: “Basta ai 3 mesi di vacanza. Stipendi? Da aumentare per il merito e non per l’anzianità”

Scuola aperta più ore al giorno, con attività extrascolastiche sport e musica all’interno degli istituti. Ecco le proposte del vertice dell’Anp.

Merito è la parola d’ordine nel mondo scolastico. Tant’è che anche il ministero stesso, dall’insediamento del Governo Meloni, ha cambiato nome inserendo il termine all’interno della dicitura del MIM. E proprio sul merito si è soffermato il presidente dell’Anp, Antonello Giannelli, durante un incontro svoltosi a Trieste, lo scorso 18 maggio, assieme ad alcuni dirigenti.

“Al momento l’unica variabile che fa incrementare gli stipendi è l’anzianità di servizio – ha spiegato Giannelli -. Questo è sbagliato, si dovrebbe valutare il merito e l’impegno dei docenti. Non tutti infatti si impegnano allo stesso modo. C’è chi è disponibile a stare a scuola molto più tempo e dovrebbe avere degli scatti stipendiali significativi”.

Il numero uno dell’associazione nazionale presidi si è soffermato anche su una maggiore presenza dell’istituzione scolastica al fianco degli alunni, anche modificano una concezione antica dello studio autonomo tra le mura di casa.

“Io non credo ad uno studio individuale fatto a casa – ha proseguito Giannelli -. Credo che sia la scuola a dover organizzare lo studio degli alunni e questo è utile per quelli che non hanno alle spalle una famiglia socio-culturalmente elevata. In questo caso il ragazzo può andare in giro o abbandonarsi alla solitudine del cellulare e della relazione a distanza”.

Una scuola aperta più ore al giorno, con attività extrascolastiche sport e musica all’interno degli istituti. Basta alle lezioni verticali, basta a ore e ore di compiti da svolgere a casa il pomeriggio. Basta ai 3 mesi di stop estivo, meglio vacanze più frequenti durante l’anno. Il personale necessari – conclude Giannelli – già ci sarebbe perché la denatalità degli ultimi anni sta portando a un esubero di 110 mila docenti che potrebbero essere utilizzati appunto per allungare l’orario scolastico”.