Elezioni, scuole nuovamente seggio. Cgil: “Ancora una volta nessuna considerazione dell’istruzione”

Rinnovo CSPI le elezioni

Scuole chiuse il 24 e 26 settembre per l’installazione e la rimozione dei seggi.

Il prossimo 25 settembre è in programma la chiamata alle urne per l’elezione della formazione del nuovo Parlamento. Ad ospitare i seggi per i milioni di elettori aventi diritto al voto, saranno nuovamente le scuole (oltre a carcere e ospedale per i seggi “speciali”). Una scelta che porterà, dunque, alla chiusura delle strutture scolastiche nelle giornate di sabato, 24 settembre, e di lunedì, 26 settembre, per l’installazione e la successiva rimozione dei seggi.

Una scelta che ha fatto nuovamente storcere il naso alle sigle sindacali. In particolar modo, a reclamare, è la Cgil

“Ancora una volta la designazione delle scuole si è rivelata una scelta di minimo sforzo – scrive la Cgil -, senza alcuna considerazione del fatto che l’anno scolastico è appena iniziato e sarebbe stato quanto mai necessario da parte dei Comuni individuare preventivamente dei luoghi alternativi. Si ripropone, quindi, la questione dell’organizzazione del servizio e delle ricadute sugli obblighi del personale, fattori strettamente dipendenti dal tipo di provvedimento emanato dal sindaco nella specifica ordinanza”.

“Si verificano situazioni in cui non viene utilizzato l’intero edificio scolastico per l’allestimento dei seggi, ma solo alcune aule o parte dei corridoi – prosegue la nota -. In questo caso gli alunni rimangono a casa e i docenti non hanno obblighi di insegnamento; c’è l’obbligo di partecipare alle attività funzionali e collegiali, nonché a quelle aggiuntive, se già programmate nel piano annuale delle attività, secondo l’orario definito e se compatibili con la disponibilità dei locali. Con l’apertura della presidenza e della segreteria il personale ATA resta in servizio per le esigenze di funzionamento. L’utilizzo del personale, non può essere stabilito in via unilaterale ma sempre regolato nel contratto integrativo di istituto. Può verificarsi un ulteriore caso, ricorrente soprattutto negli Istituti Comprensivi: la chiusura di un piano o ala dell’edificio, coincidente con la locazione delle aule di un solo grado di istruzione e sovente con ingresso separato (esempio la primaria). Le lezioni si svolgeranno per gli alunni che si trovano nel settore non-interessato (la secondaria di primo grado, per continuare l’esempio) con i docenti in regolare servizio, secondo l’orario programmato. Il personale ATA presta attività lavorativa per le dovute esigenze di funzionamento”.

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