Docenti e personale ATA a bocca asciutta: niente buoni pasto nel nuovo CCNL

Niente carta elettronica per i ticket restaurant, nonostante diversi rientri pomeridiani.

Niente buoni pasto per i docenti e il personale ATA all’interno del nuovo contratto collettino nazionale di lavoro. E’ quanto filtra delle ultime indiscrezioni dei sindacati, che hanno tenuto a far sapere che non saranno presenti all’interno dell’accordo per il rinnovo del contratto (scaduto già da quattro anni) i buoni pasto.

I così detti “ticket restaurant”, dal valore di 8 euro l’uno, sono sempre più spesso presenti all’interno di carte elettroniche, che hanno spodestato i vecchi biglietti cartacei. Sono dei buoni che i dipendenti della pubblica amministrazione possono spendere presso attività commerciali convenzionate. Essi sono regolati dall’art.4 del Decreto n.122 del 7 giugno 2017.

Ma per quale motivo, a differenza di altri impiegati pubblici, a docenti e personale ATA essi vengono negati? La risposta si trova nell’articolazione dell’orario scolastico. Infatti, poiché non sono previsti particolari rientri nel pomeriggio, i buoni pasto sono stati negati a queste due categorie. Una decisione che non prende in considerazione diversi fattori. Anzitutto che il personale ATA svolge turni di lavoro a cavallo tra mattina e pomeriggio. Inoltra, spesso, gli insegnanti sono tenuti a presenziare nelle riunioni che si svolgono in sede durante il pomeriggio. 

Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, ma che sembra incontrovertibile visto che sono anche previsti tagli alla carta del docente, dal valore attuale di 500 euro l’anno.

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