Docente più giovane d’Italia: ecco perché è possibile insegnare a 19 anni

Diversi i fattori: graduatoria vuota, sede poco ambita e l’utilizzo della MAD.

E’ sulle bocche di mezza Italia il nome di Mario Pavone, docente di 19 anni che è passato dal banco alla cattedra in meno di tre mesi. Il tutto è reso ancor più incredibile dal fatto che sia passato da studente a docente nella scuola da lui frequentata fino allo scorso giugno. Pavone, infatti, è svolge l’incarico di supplente per la cattedra di “Laboratorio di Tecnologie del Legno” (classe di concorso B26), presso l’istituto di scuola superiore “Adone Zoli” di Atri, in provincia di Teramo.

Proprio qui Pavone ha conseguito la maturità lo scorso giugno, nell’indirizzo “Meccanica e Meccatronica”. Ma come è stato possibile raggiungere questo traguardo in così poco tempo? Anzitutto bisogna precisare che Pavone è sì un docente, ma ad oggi non è di ruolo. E’ stato convocato per una supplenza, così come accade a migliaia di precari in tutta Italia. Per la cattedra fissa, quindi, la strada è ancora molto lunga.

A ciò si aggiunge che la classe di concorso associata (B-26) è sempre più richiesta dopo il “boom” d’iscrizioni presso gli istituti tecnici ma con pochi insegnanti con i requisiti adatti. Ecco perché la graduatoria, essendo una cattedra abbastanza “giovane” risulta vuota, e basta una semplice istanza online via MAD per poter accedere all’insegnamento.

Cosa che Pavone ha fatto, forte anche del 100/100 conseguito alla maturità.

Le MAD possono essere spedite da ogni aspirante docente e in tutte le scuole in cui è chiesta disponibilità o nelle quali si è disponibili a svolgere una supplenza. L’unica barriera viene posta per coloro che sono iscritti nelle graduatorie d’istituto per sostegno, i quali non possono inviare MAD per sostegno. Difatti, le MAD, le cosiddette domande di messa a disposizione, devono essere proposte unicamente dai docenti che non sono iscritti per posti di sostegno in alcun elenco di istituto e per una provincia da dichiarare chiaramente nell’istanza e, qualora giungano più istanze, i dirigenti scolastici daranno priorità ai docenti abilitati.

Possono chiaramente spedire MAD anche coloro che non sono iscritti nelle specifiche graduatorie. Non essendoci alcun divieto, possono mandarle anche coloro che non hanno alcun titolo per l’insegnamento, in questo caso però è bene indicarlo nel modulo per sottrarsi a possibili sanzioni (ricordiamo, infatti, che il Codice penale prevede delle sanzioni molto gravi per chi dichiara il falso, ovvero per chi formula dichiarazioni mendaci alla pubblica amministrazione e, ancora più severe, per chi le formula finalizzandole all’ottenimento del posto di lavoro. Sarà, comunque, data precedenza alle MAD trasmesse da coloro che hanno titolo e, solo in ultima istanza, a coloro che non sono in possesso del titolo.

Molto importante, inoltre, la sede. Atri, con grande probabilità, non è ambita da buona parte dei docenti che avranno preferito altri luoghi. Ecco perché, con una concorrenza minore è più facile arrivare a strappare una supplenza.

Articoli recenti
  • Sign up
Lost your password? Please enter your username or email address. You will receive a link to create a new password via email.

MODULO INVIATO CORRETTAMENTE

TI CONTATTEREMO A BREVE