Corsivo, che disastro! Un bambino su cinque scrive solo in stampatello. Allarme per le scuole

La causa? I device elettronici.

Lo studio è ristretto solo alle scuole romane, ma con grande probabilità il dato a livello nazionale non è più felice. Un bambino su cinque delle scuole di Roma, infatti, non scrive in corsivo. A condurre la ricerca, che ha portato a galla dati sconvolgenti, sono Carlo Di Brina, dirigente del reparto di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I, da Barbara Caravale del dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e sociale dell’Università La Sapienza, e Nadia Mirante dell’Unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ospedale Bambino Gesù.

Sono 594 gli studenti presi in esame, di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, estratti da 31 sezioni di 16 istituti pubblici della Capitale. Lo studio aveva lo scopo di intercettare i possibili disturbi dell’apprendimento degli studenti più piccoli. Agli alunni è stato richiesto di copiare un testo in cinque minuti usando il corsivo.

Il 5,3% (ovvero 32 studenti) è stato sospeso per aver usato lettere maiuscole. Per i restanti 562 campioni, invece, è stata vagliata la qualità e la velocità della scrittura.

Dopo 2 anni di studio e osservazione, gli esperti hanno scoperto che il 21,6% dei piccoli studenti rischia di sviluppare problemi di scrittura. Il 10% di loro, invece, è risultato disgrafico.

Secondo gli studiosi, la disaffezione nei confronti del corsivo sarebbe causata dall’uso dello stampatello su tablet, smartphone e computer, ma un’altra possibile causa è stata individuata nella molteplicità di stili utilizzati dai docenti a scuola per insegnare agli alunni il corsivo, che potrebbe aver mandato in confusione i bambini.

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