Nessuna apertura sui diplomati ISEF e sulla opportunitร di integrare le indicazioni nazionali prima di avviare il concorso.
Il Ministero dellโistruzione ha convocato la scorsa settimana le organizzazioni sindacali in merito alla richiesta di confronto sul regolamento del concorso per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria (art. 1, commi 329 e ss., della legge 30 dicembre 2021, n. 234).
Il nuovo insegnamento viene introdotto nelle classi quinte, a partire dallโanno scolastico 2022/23, e quarte, a partire dallโanno scolastico 2023/2024.ย Si prevede un impegno orario pari a due ore settimanali, che saranno aggiuntive per le classi che non hanno il tempo pieno, e integrate nei quadri orari vigenti per le classi a pieno, dove lโinsegnamento dovrร avvenire in compresenza. I posti di educazione motoria nella scuola primaria dovranno essere coperti con concorso per titoli ed esami abilitante, da bandire negli anni 2022 e 2023.
Lโinnovazione avviene a invarianza di dotazione organica complessiva, cosa che implica che i posti dovranno essere individuati a partire dai pensionamenti di insegnanti di posto comune. La Cgil Scuola aveva chiesto attivare il confronto con il Ministero dellโIstruzione sul regolamento illustrato nellโincontro del 16 febbraio. Erano due le richieste della sigla sindacale. La prima รจ stata lโintegrazione delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dellโinfanzia e del primo ciclo di istruzione necessaria alla definizione dei contenuti di questo nuovo insegnamento che dovrebbe precedere il concorso. La seconda lโinclusione dei diplomati ISEF dallโaccesso al concorso.
Un altro tema segnalato e discusso ampiamente รจ stata la salvaguardia dei futuri vincitori del concorso stesso, che secondo il testo presentato in caso di avvio di nuova procedura vedrebbero decadere la graduatoria di merito in cui sono inseriti, nonchรฉ la possibilitร di integrare le graduatorie mediante surroga in caso di rinunce al ruolo. Non ci sono state risposte favorevoli o di apertura nel merito dei temi segnalati, fondamentalmente il Ministero ha sostenuto che la politica sollecita con urgenza lโavvio del concorso mentre ignora nella norma la necessitร di integrare le indicazioni nazionali, che pure definiscono i contenuti degli insegnamenti impartiti e gli obiettivi di apprendimento. In altre parole la volontร del legislatore รจ avviare il concorso, anche a costo di mutuare i programmi da quelli previsti nellโordinario della secondaria di 1 grado.
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