Ancora un ripensamento da parte dell’esecutivo. Sempre piรน incertezza nel mondo scuola.
Proprio ieri scrivevamo qui su Scuolawebinar delle nuove forme di prevenzione per arginare il contagio da Covid-19 nelle scuola. Il Ministero navigava verso il ritorno in Dad degli studenti nel caso in cui in classe ci fosse almeno un positivo. Una contraddizione rispetto alle linee guida emanate piรน di un mese fa e alle parole della scorsa settimana di Patrizio Bianchi, che a Verona aveva assicurato un ritorno alla normalitร , salvo poi tornare sui suoi passi 48 ore fa.
Ieri sera, poi, il nuovo clamoroso dietrofront, con l’intervento di palazzo Chigi che ha avocato a sรฉ l’operazione dopo un approfondimento con il Cts e con il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo, che ha garantito supporto per il tracciamento.
Le regole restano quelle in vigore: tutta la classe andrร automaticamente in quarantena solo se ci sono tre positivi. “Non ci sarร alcun ritorno in Dad in caso di presenza di un solo alunno contagiato”, hanno precisato fonti di governo, e parallelamente la struttura del commissario straordinario Francesco Figliuolo “intensificherร le attivitร di testing nelle scuole, al fine di potenziare il tracciamento”, poichรฉ “garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza รจ una prioritร del Governo”.
La circolare prendeva atto del peggioramento del quadro dell’epidemia, con “un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, anche in etร scolare”, con una incidenza settimanale in crescita e pari a 125 per 100.000 abitanti, “valore ben lontano dal quello ottimale di 50 per 100.000, utile per un corretto tracciamento dei casi”.
I due ministeri hanno quindi ritenuto “opportuno sospendere, provvisoriamente, il programma di ‘sorveglianza con testing’ e di considerare la quarantena per tutti i soggetti contatto stretto di una classe/gruppo dove si รจ verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico”. Un cambio di rotta totale, rispetto al protocollo approvato il 3 novembre, a lungo meditato fin dall’inizio dell’anno scolastico, quando la situazione era effettivamente piรน rassicurante. E infatti il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in mattinata ha subito parlato di “una misura assolutamente prudenziale”, presa perchรฉ “vogliamo tenere in assoluta sicurezza la scuola”. Anche se la prioritร del ministro “resta la didattica in presenza”.
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