Cinque mesi in cattedra ma niente stipendio: supplente non pagata dopo aver prestato servizio

Malgrado l’innegabile impegno degli ultimi mesi del Ministero dell’Istruzione e del Merito, sui pagamenti dei supplenti con contratto breve e saltuario continuano ad esserci problemi e ritardi inaccettabili. L’ultima storia, riportata da Fanpage.it, è di una docente che non ha ancora ricevuto ancora le retribuzioni spettanti per il lavoro svolto tra il 13 ottobre 2023 e lo scorso 29 febbraio, per un totale di circa 9mila euro.

La testimonianza della docente

“Non ho ricevuto alcun stipendio – ha raccontato la donna -, nemmeno la tredicesima mensilità. Mi rendo conto che la mia situazione è diversa da quella delle mie colleghe. Mio marito infatti ha un lavoro e ho due figli adolescenti. A differenza loro quindi ho altre entrate economiche. Ciò non toglie però il fatto che ci sia stato negato un diritto costituzionale”.

Mai un’assenza

La docente precaria dice che non ha “mai fatto un’ora di assenza” portando a termine l’impegno perché tiene alla sua dignità, specificando che “non è la prima esperienza di insegnamento, ma una cosa simile non” gli è “mai capitata. Ho lavorato per scuole pubbliche, per aziende e anche da libera professionista”.

Il problema da cosa nasce?

Il problema del mancato pagamento è in capo all’istituto scolastico dove l’insegnante ha prestato servizio come supplente. Infatti, recentemente sono stati sbloccati i pagamenti inviati alle scuole da girare direttamente ai docenti con contratto a tempo determinato. La scuola, quindi, non avrebbe autorizzato il pagamento.