Carta docente per personale ATA e precari. Pronta la vertenza della CGIL

Effetto domino causato dalla  sentenza del Consiglio di Stato che, a seguito di un ricorso di insegnanti di religione a tempo determinato, ha riconosciuto il loro diritto a ottenere il beneficio economico per la formazione.

 

Quando si suol dire “effetto domino”. Infatti, la notizia di appena due settimane fa del riconoscimento della carta docente agli insegnanti di religione a tempo determinato ha scaldato subito gli animi di tutti altri precari del mondo scuola, docenti e personale ATA. Il beneficio economico di 500 euro riservato agli insegnanti per la formazione e l’aggiornamento, va concessa anche ai docenti precari. È la richiesta della Flc Cgil Chieti, che ha avviato una vertenza legale per assicurare il bonus anche agli insegnanti che non sono di ruolo. 

“Perciò –  sottolinea la Flc Cgil – la disposizione che esclude dal beneficio della ‘carta docente il personale non di ruolo è palesemente illegittima, perché contrasta con i principi di non discriminazione, parità di trattamento e buon andamento della pubblica amministrazione previsti dagli articoli 3, 35 e 97 della Costituzione. La vertenza avrà lo scopo di tutelare i docenti con contratto a tempo determinato che si son visti negare ingiustamente in tutti questi anni la ‘carta docente’. Tutti gli interessati potranno rivolgersi presso le nostre sedi sindacali per avere le prime informazioni per l’avvio del ricorso legale e presentare la domanda di interruzione dei termini di prescrizione per gli anni precedenti. Analogamente anche il personale educativo, di ruolo e non di ruolo, alla luce di precedenti giurisprudenziali favorevoli, potrà intraprendere il ricorso legale al fine di vedersi riconosciuta la ‘carta docenti’ da cui oggi viene ancora escluso”.

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