Storica decisione. Ministero condannato al pagamento di 2.000 euro nei confronti di un insegnante.
Non รจ tanto la cifra, appena 500 euro, quanto il significato che c’รจ dietro di essi. Ovvero quello dell’opportunitร dell’aggiornamento professionale, garantito a tutti, sia a chi รจ docente di ruolo, sia per coloro che, invece, vivono ancora all’interno del precariato. Gli insegnanti non di ruolo hanno diritto alla carta del docente. A ribadirlo รจ la sentenza del Tribunale di Grosseto.
Il tribunale ha cosรฌ dato ragione al ricorso presentato da un docente precario e patrocinato dalla Cisl Scuola e dallโavvocato Diego Vaccaro. Il Tribunale, inoltre, ha condannato il Ministero dellโIstruzione a rimborsare 2.000, a cui si aggiunge il pagamento delle spese legali, che corrispondono a quattro annualitร , a un insegnante, assunto adesso a tempo indeterminato ma al momento dei fatti, con un contratto di lavoro a termine dal 2016 al 2020.
“Si tratta del primo risultato in questo senso nel Grossetano โ commenta Alfonso Nocchi, segretario generale della Cisl Scuola Grosseto โ che rappresenta un successo per il riconoscimento dei diritti degli insegnati precari. Il Tribunale, infatti, ha sottolineato come il docente non di ruolo abbia svolto gli stessi compiti del personale di ruolo e che creare una disparitร di trattamento tra queste due figure significherebbe andare in contrasto con lโesigenza del sistema scolastico di far sรฌ che tutto il personale docente possa conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione, in modo da garantire la qualitร dellโinsegnamento complessivo fornito agli studenti”.
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