Nuove critiche al sistema informatico del Ministero. Almeno 20 docenti “saltati”.
L’algoritmo miete nuove vittime, o meglio nuovi precari. Il software utilizzato dal Ministero dell’Istruzione, subissato da una pioggia di critiche già lo scorso settembre, torna nuovamente a far parlare di sé, in modo negativo. Cambiano le latitudini, ma la sostanza è sempre la stessa, ovvero il fatto che il sistema informatico “salterebbe” alcuni docenti, assegnando le cattedre a chi ha minor punteggio a volte.
Ora, il grido di sdegno, arriva dall’Emilia Romagna, più precisamente dalla Provincia di Bologna, dove oltre una ventina di precari è pronta a dar battaglia dopo aver visto convocati a scuola colleghi con minor punteggio rispetto a loro. Dopo il secondo bollettino Gps, nel quale non figurava il proprio nominativo, hanno coperto di essere state depennate d’ufficio al primo giro dalla graduatoria per gli incarichi di supplenze annuali.
C’è chi chiede che le nomine tornino in presenza, cos^ da andare in ordine per la scelta delle sedi senza possibili errori. C’è chi, invece, non è stata chiamata poiché non ha indicato anche gli spezzoni. Insomma i problemi emersi sono tanti, ma forse non tutti hanno compreso il funzionamento dell’algoritmo che sceglie in base al punteggio di ogni candidato ma in relazione anche alle sedi indicate in ordine di preferenza.
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