Campania verso la chiusura prolungata delle scuole. De Luca: “Farò da me, il Governo perde tempo”

Anche il Veneto potrebbe non riaprire. Zaia: “Non sarebbe una tragedia”

Il “No” del Governo al prolungamento della chiusura delle scuole è sempre più netto. Sia il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, sia il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, vanno avanti per la propria rotta e non sembra intenzionati a fare passi indietro. Scuola in presenza, e niente DaD. L’Esecutivo, però, in questi minuti sta incontrando i Presidenti di Regione. Proprio i governatori vogliono maggior tranquillità, e spingono per la chiusura delle scuole almeno per altri 20 giorni visti i contagi su tutta la Penisola.

Vincenzo De Luca, Presidente della Campania, aveva proposto di far slittare di 30 giorni la riapertura per permettere a tutti i ragazzi di poter completare il ciclo vaccinale. Proposta non appoggiata dal Governo, cosa che ha fatto infuriare De Luca che sembrerebbe ora andare per la propria strada. 

“Il governo perde tempo. Ritengo utile ritardare di due-tre settimane il rientro in classe, per sviluppare una campagna di vaccinazione vasta per la popolazione studentesca”, ha detto infatti il presidente della Regione Campania, sottolineando che “se la situazione diventerà drammatica, farò da solo“.

“Si è perso del tempo prezioso senza prendere decisioni nette, seguendo la linea delle mezze misure – ha spiegato De Luca -. Componenti interne al governo impediscono scelte nette, efficaci e in tempo utile”. Sulla stessa linea di De Luca, il presidente del Veneto, Luca Zaia, che sulla riapertura delle scuole ha detto: “Tifiamo tutti per la ripartenza il 10 gennaio, ma se ce lo consigliassero gli scienziati, non sarebbe una tragedia rinviare all’inizio di febbraio. Ci vuole l’onestà intellettuale di avvisare i cittadini se i dati epidemiologici dovessero peggiorare, l’ipotesi dello slittamento della data del ritorno in classe è sul tavolo”. Il governatore, parlando al Corriere della Sera, ha inoltre lanciato al governo la proposta “di valutare l’introduzione dellauto-monitoraggio a scuola”, che consiste nel consegnare “a tutti gli studenti, una o due volte alla settimana, un kit per il test fai da te. In questo modo riusciremmo a intercettare i positivi prima che il contagio dilaghi”. 

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