In Italia quasi 400 istituti hanno scelto la App Convy School, la prima per prevenire bullismo e cyber bullismo che garantisce la totale riservatezza ai referenti scolastici e agli studenti che denunciano. La maggior parte, ben 68, si trovano in Sicilia, regione capofila della lotta al bullismo attraverso lo smartphone o il pc, due dei mezzi spesso utilizzati dai bulli nel XXI secolo. Destino beffardo per chi vuol fare troppo il gradasso.

Le scuole aderenti al progetto beneficiano di un anno di trial gratuito della App, la quale viene scaricata e installata su una postazione dedicata (spesso un Pc collocato in segreteria o in un’aula presidiata) che consente ai referenti scolastici anti-bullismo di ricevere i messaggi di alert e di denuncia sia dei ragazzi vittime di bullismo, che degli eventuali testimoni. In questo modo i docenti possono individuare eventuali criticità, monitorarle e, se necessario, intervenire.

Grazie al software racchiuso nella App, il quale è dotato di una intelligenza semantica, esso percepisce il “tono di voce” dei diversi messaggi anche in base alle parole utilizzate e alla struttura delle frasi, contrassegnandoli con semaforo verde o rosso in base al livello di gravità della segnalazione dei ragazzi. Il sistema di crittografia militare sul quale si basa la App garantisce massima sicurezza agli studenti che denunciano le vessazioni fisiche o psicologiche e ai docenti: i messaggi sono criptati, non è possibile visualizzare i numeri di cellulari, ma solo estrapolare dati statistici generali. Inoltre, dopo soli 5 secondi i messaggi si auto cancellano, per evitare che i bulli possano vederli nel caso in cui sottraggano i cellulari alle vittime.

Il 18% delle scuole aderenti al progetto si trovano in Sicilia: 11 a Caltanissetta, 10 a Palermo ed Enna, 9 a Messina, 8 a Siracusa, 7 a Trapani, 5 a Catania e 4 ad Agrigento e Siracusa.