Il ministro torna sul tema sicurezza: “Sì a scuola aperta a nuove esperienze, ma in sicurezza”
“E’ importantissimo che ci sia una scuola aperta, che si facciano esperienze. Ma l’alternanza scuola-lavoro di dieci anni fa è superata”. Queste le parole del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ai microfoni di Radio24 per quanto riguarda i binari paralleli intrapresi dagli studenti tra studio e lavoro.
“Dobbiamo tornare alla capacità di una scuola che integra anche a esperienze esterne e fare tutto in pienissima sicurezza – prosegue Bianchi – E’ fondamentale che ci sia una varietà di esperienze che rientrino in un percorso educativo, non servono esperienze spot”.
Un chiaro riferimento a Lorenzo Parelli, 18enne friulano rimasto ucciso da una trave d’acciaio nell’ultimo giorno di scuola-lavoro. “Ricordiamo in maniera chiara quello che ha detto Mattarella nel suo discorso di insediamento – ha continuato Bianchi – e cioè che bisogna azzerare le morti sul lavoro. La scuola non è un mondo a parte. Tutte le imprese italiane dovrebbero adottare il bollino blu come certificazione di sicurezza dei percorsi di scuola-lavoro, come ha proposto il ministro Orlando. La drammatica tragedia di Udine non parlava solo alla scuola. Nel Paese c’è una quantità di morti sul lavoro inaccettabile per tutti”.
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