Incredibile ma vero quanto accaduto all’Istituto comprensivo Luigi Cadorna di via Carlo Dolci, a Milano, in zona San Siro, lo scorso lunedì 24 ottobre. Un bambino di 6 anni, dopo aver chiesto di poter uscire dall’aula per recarsi in bagno, è fuggito dall’Istituto, raggiungendo la propria abitazione. Una storia che, fortunatamente, non si è conclusa in tragedia data la giovanissima età dello studente e, soprattutto, la metropoli in cui si trovava.

I genitori si sono ritrovati davanti alla porta il proprio figlio, nonostante l’orario scolastico. Ciò ha scatenato la rabbia dei due, giustamente preoccupati per la mancata attenzione nei confronti del giovanissimo studente. La coppia si è recata così presso la sede scolastica, chiedendo delucidazioni in merito a quanto accaduto.

“Questo – ha spiegato un genitore a Milano Today– è un istituto comprensivo di Milano che non riesce ad avere una continuità organizzativa. Un avvicendamento continuo di dirigenti, insegnanti e bidelli, spesso lontani dalle loro postazioni di lavoro. Una scuola da anni abbandonata dalle istituzioni scolastiche che non inviano ispezioni e non arrestano questo grave sistema di turnover. E dopo la chiusura dei cancelli dello scorso anno, dopo la rissa avvenuta tra le mamme, si è deciso quest’anno di lasciare i cancelli aperti alla mercé dei bambini. Tant’è che solo dopo il grave episodio di lunedì, martedì la scuola si è decisa a pubblicare una circolare sulla sicurezza della chiusura dei cancelli”.