Anche Draghi blocca la Dad: “Niente didattica digitale per contrastare i prezzi delle bollette”

Molise, il calo demografico colpisce le scuole: 675 alunni in meno nelle classi. Crisi anche per docenti e ATA

Il premier fa eco al ministro Bianchi: “I ragazzi hanno già pagato sulla propria pelle la pandemia”.

L’ipotesi Dad un giorno a settimana per contrastare l’aumento dei prezzi delle bollette energetiche tramonta definitivamente. La proposta, avanzata in un primo momento dalla Regione Veneto, e poi ripresa dal presidente dell’ANP, Antonello Giannelli, ha trovato più di uno sbarramento nel suo percorso.

Prima il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ora, invece, l’attuale Presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno stoppato sul nascere la proposta. “Le scuole non si toccano – è il ragionamento fatto da Mario Draghi – i ragazzi hanno già pagato sulla loro pelle la pandemia”.

L’idea iniziale era quella di far effettuare la didattica digitale a distanza nei mesi più freddi, da ottobre ad aprile, per un giorno a settimana (che sarebbe stato il sabato, secondo Antonello Giannelli). 

Intanto il governo è al lavoro per il via libera la prossima settimana al nuovo decreto bollette per allentare la morsa del caro-energia su imprese e famiglie. Sono giunti ieri nella tarda serata tutti i dati sulle entrate fiscali di luglio e agosto, adesso ci vorranno alcuni giorni per elaborarli e dunque quantificare l’ammontare delle coperture del decreto.

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