Aggiornamento triennale GPS, Cgil contro la bozza del nuovo regolamento

Il rischio รจ di ingolfare il sistema, tenendo lontano dalle cattedre i neolaureati o precari con punteggi troppo bassi.

La bozza di nuovo Regolamento delle supplenze prevede che le GPS abbiano durata triennale. La ragione formale di tale scelta risiede nellโ€™esigenza di un allineamento tra GAE e GPS, laddove la normativa sulle GAE prevede a regime una cadenza triennale. La reale motivazione perรฒ sembra essere unโ€™altra: gli uffici periferici del ministero dellโ€™Istruzione e del Merito sono a corto di organici e lโ€™aggiornamento ogni due anni sarebbe uno sforzo notevole per lโ€™amministrazione.

Lโ€™attuale normativa sulle GAE, il Decreto-Legge del 7 aprile 2004 n. 97, convertito con modificazioni dalla L. 4 giugno 2004, n. 143, allโ€™art. 1 comma 4 prevede la cadenza triennale dellโ€™aggiornamento delle GAE. Tuttavia una deroga alla triennalitร  dellโ€™aggiornamento รจ stata giร  introdotta dal legislatore attraverso il Decreto-Legge del 27 gennaio 2022 n. 4, che ha introdotto allโ€™art. 1 il comma 4-ter che prevede per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 lโ€™aggiornamento delle GAE.

Una novitร  contro cui la Cgil ha giร  espresso le proprie perplessitร . Il rischio รจ dato dal fatto che molti neolaureati, o precari con un punteggio non adeguato per accedere ciclicamente a una cattedra, rimarrebbero fuori dall’insegnamento per molti anni. Inammissibile, infatti, pensare di poter riaggiornare le graduatorie a cicli di 36 mesi.

“Nel confronto avviato lo scorso anno sulla bozza di Regolamento lโ€™esigenza di modificare questa impostazione รจ stato uno dei temi che abbiamo portato avanti come FLC CGIL – commenta la sigla sindacale -. Ora anche il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari sostiene questa richiesta con una mozione inviata ai ministri Bernini (MUR) e Valditara (MIM). Il nuovo Regolamento delle supplenze cristallizzerร  una scelta che sarร  applicata negli anni successivi. Per questoย occorre agire subito e muovere nella direzione che la FLC CGIL e gli studenti universitari stanno indicando. Come FLC CGIL promuoveremo iniziative che vadano in questa direzione, con lโ€™obiettivo diย tutelare i nei laureati, i precari inseriti nelle graduatorie e la funzionalitร  delle procedure di reclutamento”.

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