“Abolire il ruolo se docente non è all’altezza”. La proposta di Galimberti fa discutere

Il filosofo spiega nel libro “Fiaccole, non vasi”, tutte le criticità del sistema scolastico italiano.

Sospendere dall’insegnamento quei professori non adeguati al compito di docente. E’ quanto emerge dal libro “Fiaccole, non vasi”, confronto critico sulla scuola di oggi e di domani, scritto dal filosofo Umberto Galimberti. Viene proposta l’abolizione del ruolo assegnato comunque attraverso regolare concorso. La critica mossa dal filosofo, è che l’entrata in graduatoria sarebbe successivamente influenzata anche da “situazioni familiari”, che porterebbero in cattedra alcuni docenti al posto di altri più preparati.

Per evitare di mettere la classe in mano a un insegnante non all’altezza, l’unico rimedio sarebbe appunto la sospensione. Verrebbe così evitata la demotivazione degli studenti che a scuola non riescono a trovare il nutrimento per la loro passione a causa del disinteresse emotivo di alcuni insegnanti.

Una proposta difficile, se non impossibile nei fatti, che si va a scontrare con la realtà burocratica. Il giudizio oggettivo, difficile da redigere, sulla gestione più o meno conforme della classe. Insomma, non proprio un gioco da ragazzi dire chi può e chi non può insegnare dopo aver passato una procedura concorsuale.

Galimberti, nel suo libro, prosegue spiegando lo stato di crisi della scuola italiana. Una situazione che nasce da diversi fattori: dalle classi pollaio ai genitori troppo invadenti. Varianti che hanno così portato un gap culturale negli anni che dovrà essere al più presto colmato.

Articoli recenti
  • Sign up
Lost your password? Please enter your username or email address. You will receive a link to create a new password via email.

MODULO INVIATO CORRETTAMENTE

TI CONTATTEREMO A BREVE