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Abilitazioni all’estero: Ministero conferma validità per il conferimento delle supplenze

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha informato che sul tema dei docenti abilitati o specializzati all’estero ci sarà un’inversione di rotta rispetto all’impostazione tenuta sinora. Rispetto all’informativa precedente nella quale si ribadiva che chi ha acquisito il titolo all’estero ed è in attesa di riconoscimento avrebbe potuto inserirsi nella 1 fascia delle GPS, ma senza possibilità di accedere ai contratti a TD, una nuova bozza di Ordinanza va nella direzione diametralmente opposta.

La situazione

I docenti che hanno acquisito un titolo di abilitazione o specializzazione per il sostegno all’estero, in paesi in cui, parlando di inclusione e sostegno, esistono ancora le classi differenziali, sono circa 12 mila. Il costo sostenuto si aggira spesso intorno agli 8-9 mila euro a cui si aggiungono le spese per i ricorsi. I processi di valutazione dei titoli, finalizzati all’eventuale riconoscimento, hanno visto lunghi contenziosi davanti al TAR e al Consiglio di Stato e una lentezza ingiustificabile da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito nel dare un esito alle procedure. Lo scorso anno, con il Decreto Legge 44/2023, è stato previsto un cospicuo investimento a favore di CIMEA, il Centro Informazioni Mobilità Equivalenze Accademiche, per favorire l’accelerazione dei processi di riconoscimento. Tuttavia nell’incontro l’Amministrazione ha comunicato che solo il 10% delle istanze hanno avuto un riscontro.