Sigle sindacali sul piede di guerra. Pronto confronto con il MIM.
Si รจ appena concluso al Ministero lโincontro sulla bozza di ordinanza che modifica lโO.M. 112 del 2022 relativa alla costituzione delle GPS, per il biennio 2022/24, nellโintento di dirimere le questioni riguardanti i titoli di specializzazione e abilitazione conseguiti allโestero. In particolare lโAmministrazione ha proposto la modifica dellโart. 7, comma 4 lettera e, della citata ordinanza ipotizzando che, in attesa dellโespletamento della procedura di verifica e riconoscimento di tali titoli, vi sia comunque la possibilitร , per chi ne รจ in possesso, di ottenere un contratto a tempo determinato.
In pratica il Ministero apporterร modifiche alla norma che imponeva la riserva per gli aspiranti professori che avessero conseguito il titolo allโestero e presentato la domanda di riconoscimento in Italia entro il 31 maggio, introducendo il divieto di stipula di contratti fino al completo scioglimento della riserva.
Una proposta che ha subito portato con sรฉ una pioggia di polemiche da parte delle sigle sindacali. Dura la risposta da parte della UIL Scuola con il proprio segretario, Giuseppe D’Aprile, a fare da portavoce.ย
โEโ possibile โ si chiede DโAprile al termine della riunione di questa sera al MIM sui titoli di specializzazione ottenuti allโestero โ che un posto in Italia, per personale italiano, dipenda dallโesito di titoli conseguiti allโestero che rendono instabili graduatorie e immissioni in ruolo? Questa รจโ la conseguenza di una denuncia che la Uil Scuola Rua fa da tempo: mantenere il numero chiuso nelle universitร che specializzano sul sostegno creerร lโennesima divisione nel personale precario, con il risultato che lโinizio del prossimo anno scolastico sarร nuovamente foriero di contenziosi. Eโ paradossale che un docente, abilitato o specializzato in Italia e inserito a pieno titolo nelle graduatorie, si vedrร in molti casi scavalcato nel punteggio proprio da chi non ha ancora un titolo valido a tutti gli effetti perchรฉ non ancora riconosciuto dal Ministero e che non dovrebbe essere spendibile nelle graduatorieโ.
โNon si parli allora di continuitร didattica โ aggiunge DโAprile โ se la supplenza assegnata al docente in attesa di riconoscimento del titolo, potrร decadere nel momento in cui questo non dovesse essere riconosciuto. Fatto che potrร accadere in qualunque periodo dellโanno con grave danno soprattutto per gli alunni con disabilitร nel caso delle nomine sul sostegno. Conseguenza ancora piรน seria lร dove la nomina della supplenza dovesse avvenire per una procedura a tempo determinato finalizzata al ruolo. Assisteremo ancora al balletto dei docenti a danno della continuitร didattica che il Ministero stesso, in altro campo, e in contraddizione, sostiene invece di voler salvaguardare non permettendo la mobilitร al personale di ruolo. A fine riunione abbiamo chiesto di utilizzare lo strumento del confronto per analizzare piรน nel dettaglio tutta la proposta dellโamministrazione in quanto la questione non รจ definitivaโ.
La CISL Scuola, invece, ha evidenziato come il proliferare di percorsi formativi attivati da paesi UE, frequentati allo scopo di utilizzarne i titoli per accedere allโinsegnamento nelle scuole italiane, sia la conseguenza della mancata attivazione, da troppi anni, di percorsi abilitanti e di un congruo numero di TFA di sostegno sul territorio nazionale.
“Tale situazione – scrive la CISL – รจ aggravata, per quanto riguarda i percorsi di specializzazione, da unโofferta formativa eterogenea e sperequata fra le diverse regioni. Nel merito dellโipotesi proposta dal Ministero, la CISL Scuola ha rilevato come il contenzioso piรน volte attivato per contrastare il mancato riconoscimento di titoli conseguiti allโestero veda ormai un orientamento giurisprudenziale consolidato, in particolare con la sentenza n. 22/2022 del Consiglio di Stato, che pone in carico allโAmministrazione lโobbligo di verificare puntualmente le istanze di riconoscimento dei titoli, accertando i livelli di competenza, conoscenza e capacitร acquisiti, nonchรฉ lโequivalenza in termini di durata complessiva, livello e qualitร della formazione rispetto agli analoghi percorsi formativi nazionali, prevedendo se necessario opportune e proporzionate misure compensative. Al fine di dare risposta in modo tempestivo a chi attende di conoscere se il proprio titolo possa essere pienamente riconosciuto, รจ pertanto indispensabile dare impulso alle procedure di verifica dei percorsi secondo le indicazioni del Consiglio di Stato. In tal senso si รจ espressa la CISL Scuola, chiedendo inoltre che sia reso noto, puntualmente per ogni provincia, il numero di aspiranti in attesa di tale riconoscimento e inseriti con riserva nelle relative GPS. Tenuto conto che nel mese di giugno รจ prevista la consueta presentazione delle domande per la costituzione degli elenchi aggiuntivi alla I fascia GPS, รจ facile prevedere, nel caso si attuasse la soluzione ipotizzata dallโAmministrazione, che un nuovo contenzioso possa sorgere, promosso questa volta da parte di quanti hanno conseguito regolarmente i titoli in Italia. Anche per questo, ritenendo che si debbano evitare soluzioni affrettate, che potrebbero indurre tensioni quanto mai inopportune in un settore particolarmente delicato e importante del sistema scolastico come quello legato allโinclusione degli alunni con disabilitร , la CISL Scuola ha chiesto di attivare la procedura di confronto prevista dal CCNL per un ulteriore approfondimento che appare senzโaltro necessario.
LโAmministrazione, dichiarando la propria piena disponibilitร a proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali, ha comunque espresso la volontร di implementare le procedure istruttorie finalizzate al riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero prevedendo, per via legislativa, la costituzione di una struttura specializzata che possa far fronte alle oltre 11 mila domande di riconoscimento inserite in piattaforma, delle quali circa lโ85% relative al conseguimento del titolo di sostegno”.
LโO.M.112 attualmente vigente, prevede invece che chi possiede un titolo conseguito allโestero del quale sia in corso il riconoscimento sia inserito in GPS di I fascia con riserva, senza diritto di nomina.
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