Previsti 100 milioni una tantum per la retribuzione accessoria dei docenti e del personale ATA nel 2023.
Ieri, 25 gennaio, si è svolta la seconda giornata di trattativa sulla parte comune, che proseguirà oggi, giovedì 26. Sono state analizzate le parti riguardanti il lavoro a distanza, in particolare il lavoro agile e il lavoro da remoto. Particolarmente interessata, tra le associazioni sindacali, è la FLC CGIL che ha commentato così la trattativa:
“La FLC CGIL – si legge in una nota – ha riaffermato la necessità che queste forme lavorative, pur all’interno di particolari esigenze delle amministrazioni o come opportunità delle lavoratrici e dei lavoratori, debbano svolgersi in modalità certe, trasparenti, rispettando comunque la valorizzazione professionale. La discussione ha fatto emergere fortissime specificità dei singoli settori, così come hanno escluso alcune tipologie di lavoratori (ad esempio i docenti della scuola e del settore AFAM). Per cui forte è stata la richiesta di affrontare queste tematiche all’interno dei singoli settori. La riunione si è aggiornata a domani per la conclusione della discussione sulla parte comune.
Per quanto riguarda gli aumenti stipendiali, a breve, il Ministero dell’Istruzione e del Merito provvederà all’integrazione dell’atto di indirizzo al fine di dare l’OK all’esigibilità dei 300 milioni di euro, stanziati con la legge di bilancio 2023 e che si riferiscono alla RPD docenti.
Sono previsti, inoltre, altri 100 milioni una tantum che dovranno finanziare la retribuzione accessoria dei docenti e del personale ATA nel 2023: in particolare si tratta di 85,8 milioni di euro per la RPD del personale docente e 14,2 milioni di euro per il CIA riguardante il personale ATA.
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