La sigla sindacale si scaglia anche contro il docente esperto e chiede il reintegro dell’organico Covid.
Si è svolta nella giornata di ieri in piazza Santi Apostoli a Roma la protesta organizzata da Anief contro gli emendamenti al Decreto legge 115 Aiuti bis. La sigla sindacale ha ribadito la necessita della conferma dell’organico Covid anche per il prossimo anno scolastico 2022/23. Altro cavallo di battaglia è quello della cancellazione immediata della figura del docente esperto.
“Il governo dimentica che anche la scuola è una priorità del Paese. Nel decreto Aiuti bis non ci sono risorse per la scuola – spiega il presidente nazionale Anief, Macello Pacifico, all’Adnkronos/Labitalia -. Si parla di un docente esperto che sarà nominato, bene che vada, tra 10 anni, e non si parla invece di come riaprire il 1° settembre. Per questo, stiamo manifestando il 30 agosto. Non vogliamo norme che riguardano qualcosa che avvenga tra 10 anni come il docente esperto, ma vorremmo che il governo cominciasse a premiare chi lavora ogni giorno nelle nostre scuole, chi le può far funzionare meglio in questo momento di crisi”.
E’ stato affrontato il problema del precariato, con i 15.000 esclusi dalle graduatorie dell’ultimo concorso straordinario. Mancano 40.000 profili tra personale ATA e docenti che in qualche modo dovranno essere coperti.
“Quello che comincia domani – avverte Pacifico – sarà un anno scolastico che inizierà di nuovo con il virus che circola, con l’emergenza Ucraina in corso. E poi proprio in questo anno scolastico le scuole devono organizzarsi per spendere i soldi del Pnrr, pari a 2,1 miliardi, per le aule e i laboratori. Il governo cosa fa?”
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