Dad, decidono i dirigenti. Non prevista ma possibile inoltrare richiesta

Nella piena autonomia scolastica la didattica digitale potrebbe non essere totalmente abbandonata.

Non è un vero e proprio addio quello della scuola italiana alla Dad. Anzi, non è nemmeno un arrivederci. Già, perché la didattica digitale non verrà messa completamente nel dimenticatoio, seppure non più prevista dalla fine dell’emergenza pandemica.

Il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, nei giorni scorsi ha emanato una circolare in cui si sottolinea come le disposizioni emergenziali che sono state previste in questi anni di pandemia, al 31 agosto, terminano la loro efficacia e quindi non ci sono i presupposti normativi per introdurre nuove misure di contrasto al Covid nelle scuole nell’anno scolastico che si appresta ad iniziare. Questo significa che neanche la Dad (o meglio la Didattica digitale integrata, la Did) sarà prevista il prossimo anno scolastico; infatti il documento del ministero non ne fa cenno, a meno che le scuole, nella loro autonomia, vogliano prevederla quando e se si presenteranno casi di positività.

Saranno i dirigenti, in piena autonomia, a decide se nel proprio istituto la Dad potrà essere richiesta dagli alunni. Questo, ovviamente, in casi eccezionali come la positività di uno studente ma si valuta anche di metterla a disposizione di alunni affetti anche da altri impedimenti momentanei.

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