Fumata nera dopo il confronto con il Ministero.
Non รจ andato bene l’incontro svoltosi ieri mattina in video conferenza tra le sigle sindacali che ha avuto come oggetto gli organici del personale ATA per il triennio 2022/2025. La CGIL, in particolar modo, non รจ uscita soddisfatta dall’incontro con il MIUR.
La bozza di decreto MI/MEF presentata dal Ministero ricalca sostanzialmente quella dello scorso anno scolastico, riconfermando allโincirca lo stesso numero di posti della dotazione organica precedente, con unย leggero decremento di 47 posti, dovuto alla riduzione di 15 posti di Assistente amministrativo e di 1 posto di Assistente tecnico, ex co.co.co, per collocamento a riposo dal 1^ settembre 2022 e al decremento di 31 posti di DSGA.ย Il totale complessivo della dotazione organica per il triennio 2022/2025 รจ 204.527 posti. La ripartizione regionale รจ effettuata tenendo conto del decremento di alunni registrato rispetto allโa.s. 2021/2022 (-123.960), del numero di alunni con disabilitร e delle specificitร degli ambiti territoriali interessati. Il testo del decreto richiama ancheย lโestensione agli aa.ss. 2022/2023 e 2023/2024 della norma che inizialmente aveva modificato solo per lโa.s. 2021/2022 il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, abbassando da 600 e 500 alunni (da 400 a 300 nei comuni montani e piccole isole) il tetto minimo per assegnare alle scuole un dirigente scolastico e un DSGA titolari (art. 1, comma 978, legge 30 dicembre 2020, n. 178, come modificato dallโart. 1, comma 343, legge 30 dicembre 2021, n. 234).
Questa รจ la proposta avanzata dal Ministero che ha trovato una netta opposizione da parte della sigla sindacale.
“Abbiamo espresso il nostro fermo dissenso sulla proposta dellโamministrazione che si รจ limitata ad applicare i parametri dellโorganico ATA – scrive la CGIL – senza tener conto delle enormi difficoltร registrate dalle scuole nella gestione della pandemia, con il perdurare dentro le scuole dellaย diffusione dei casi di positivitร ,ย e dellaย grave crisi umanitariaย che le scuole stanno gestendo con lโaccoglienza dei minori ucraini, stimati attualmente dal Ministro Bianchi inย 25.000 unitร , che arriveranno a settembre a 35.000. Solo questa previsione dovrebbe indurre il Ministero a prorogare i contratti COVID anche per il prossimo anno scolastico. A questa prima e urgente misura se ne dovrebbero aggiungere altre immediate e di assoluto buon senso: la presenza di un assistente tecnico in ogni scuola del primo ciclo (ora ce ne sono solo 1.000 mentre le scuole del primo ciclo sono 5.400), la semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie da compiti impropri. Consideriamo inoltre grave il mancato rispetto del Patto per la Scuola firmato il 20 maggio 2021 tra il Governo e le organizzazioni sindacali su rafforzamento organici, riduzione numero alunni per classe, copertura di tutti posti liberi e il mancato incremento dellโorganico dei collaboratori scolastici, a fronte delle 2.288 trasformazioni da part-time a tempo pieno del personale ex LSU, a valere sullโorganico ATA”.
“Il problema degli organici, docenti e ATA – prosegue la CGIL – รจ annoso e costituisce il primo limite alla crescita della scuola. Senza parlare delle modalitร di reclutamento, del computo degli organici e della precarietร sui posti di DSGA, di cui la gran parte sono affidati ai facenti funzioni, per i quali il Ministero si rifiuta di aprire qualsiasi discorso sulla loro stabilizzazione.ย Per queste ragioni oggiย chiediamo ancora con forza lโimpegno del Ministro a rivedere in radice le scelte sul personale ATA anzichรฉ rinnovare una politica che ha i suoi precedenti nefasti nellโanno 2008 quando si mandarono a casa ben 57.000 unitร di personale ATA”.
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