Nessun collegamento tra formazione e assunzione. Strada impervia per la riforma.
Ha fatto storcere il naso a piรน di una persona la bozza del nuovo decreto che modificherร il percorso per accedere all’insegnamento. Tra le maggiori “rivoluzioni” previste c’รจ l’acquisizione di 60 CFU, di cui 30 attraverso lo studio e 30 attraverso un tirocinio che ricorda molto il vecchio Tfa. La bozza รจ stata mostrata nella giornata di ieri alle sigle sindacali che l’hanno immediatamente bocciata.
โSul reclutamento non ci siamo – spiega la Cisl Scuola– non va bene il metodo con cui il Governo si appresta a intervenire, non convince un impianto farraginoso e lacunoso al tempo stesso. Sul metodo, siamo ben lontani da quanto sta scritto nel patto per la Scuola, con lโimpegno a sostenere processi di โinnovazione condivisaโ, a partire proprio dal reclutamento. Ma la lacuna piรน grave rimane lโassenza di un canale parallelo a quello dei concorsiย destinato a valorizzare lโesperienza di lavoro maturata sul campo dalย personale precario, assicurando a chi lavora per anni nella scuola, accanto a un forte supporto formativo di carattere abilitante, una prospettiva di stabilizzazione, con tutte le necessarie verifiche di qualitร e competenza che una concreta esperienza di lavoro consente e che potrebbero trovare formale riconoscimento, come in generale avviene per tutti, nellโanno di prova”.
La proposta รจ stata apprezzata ancor meno dalla Flc Cgil, che parla di decreto senza collegamento tra formazione e accesso al contratto a tempo indeterminato. โLโincontro ha visto lโillustrazione estremamente sintetica di tre slide che hanno schematizzato la riforma – fanno sapere dalla Cgil – Nessun testo di legge รจ stato presentato, quindi le caratteristiche della proposta rimangono complessivamente molto fumose. Il principale problema del modello proposto riguarda, per quello che possiamo intuire, lโassenza totale di un collegamento tra formazione e accesso allโassunzione a tempo indeterminato. Sulla carriera dei docentiย il Ministro Bianchi ha illustrato lโintroduzione di un nuovo sistema da realizzare con il decreto: una proposta indecente che la FLC CGIL ha subito rigettato come irricevibile. Siamo di fronte infatti, alla solita invasione delle materie contrattuali dove, senza peraltro parlare di risorse, si vorrebbe introdurre per legge, saltando il tavolo negoziale, una serie di misure come accelerazione di carriera e formazione per il cosiddetto middle management e lโintroduzione di nuove figure professionaliโ.
Negativo anche il parere di Gilda sul confronto che si รจย tenuto: โIl confronto con i sindacati non si puรฒ ridurre a unโillustrazione di slides, si tratta di una modalitร poco rispettosa che rischia di esacerbare i rapportiโ.
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