Il Concorso Ordinario 2022 sarà destinato a far parlare di sé a lungo tempo. I quesiti spinosi e nozionistici in tutte le classi di concorso, infatti, sono stati letali per oltre il 90% dei concorsisti. Una marea di bocciati, con lo stesso ministro Patrizio Bianchi che ha ammesso di aver sottoposto una prova poco adatta, per non dire totalmente inadeguata.

Ecco allora che il Codacons è pronto a scendere in campo per i diritti dei concorsisti. L’associazione dei consumatori da ieri, infatti, ha aperto le adesioni per partecipare al ricorso al Tar che sarà fatto nei prossimi giorni. Non tanto sull’astrusità delle domande (alcune, peraltro, con più risposte esatte oppure senza affermazioni corrette come sostengono in molti) quanto sulla modalità della prova.

“Come noto la prova si è rivelata un flop totale e ha fatto registrare in tutta Italia un numero incredibile di bocciature, a causa di quiz assurdi, domande sbagliate e irregolarità di vario tipo denunciate dai candidati – spiega il Codacons – Una situazione di caos che deve ora portare tutti coloro che hanno sostenuto la prova scritta senza superare l’esame ad essere ammessi all’orale.
In tal senso Codacons e Associazione per i diritti civili nella scuola stanno raccogliendo da oggi le adesione ad un ricorso collettivo al Tar del Lazio finalizzato a tutelare i diritti di quanti hanno sostenuto l’esame risultando bocciati a causa degli errori contenuti nelle domande a risposta multipla o per i quesiti assurdi non in linea con le finalità del concorso. Tutti i candidati possono fornire la pre-adesione al ricorso collettivo attraverso l’apposita pagina che sarà pubblicata nelle prossime ore sul sito www.codacons.it”.