Ancora polemiche sulle prove del prossimo giugno.
Non sembrano voler cessare le polemiche sulla Maturità 2022. A poco meno di 100 giorni esatti dalla prima prova è Italia Viva a bacchettare il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Toni particolarmente duri sono stati espressi da Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera. “A 100 giorni dalla maturità – spiega – il ministero cambia ancora: la seconda prova passa da una votazione di 15/100 a 10/100 e l’orale, di conseguenza, a 25/100. I ragazzi dei professionali e dei tecnici saranno particolarmente penalizzati da questa scelta perché è proprio la seconda la prova nella quale, come aveva detto lo stesso Bianchi, possono ritrovare la specificità del percorso che hanno scelto. Ma anche quelli dei licei non si meritavano l’ennesimo cambio in corsa. Come diciamo da mesi e mesi, i ragazzi hanno bisogno di chiarezza e tranquillità. La maturità resta un passaggio educativo importante, e per questo l’abbiamo sempre difesa, anche durante il lockdown. La mediazione decisa dal ministero sulla seconda prova era positiva. Lasciare ampio spazio all’autonomia, al collegio dei docenti e consigli di classe, alla commissione interna quest’anno è utile e l’anno prossimo si torni alla normalità. Peccato che all’ultimo, a 100 giorni dall’esame, il ministro Bianchi abbia voluto cambiare ancora”.
Una questione di voti e di valutazioni quindi. non di certo un tema secondario, visto che il voto finale determinerà anche gli accessi in determinate università, e influenzerà anche le porte del mondo del lavoro che qualcuno potrebbe vedersi sbattere in faccia a nemmeno 18 anni.
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