Dopo quasi un mese dall’inizio delle prime lezioni nelle nostre scuole, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, incontrerà i sindacati rappresentativi: l’incontro è stato fissato al Ministero di Viale Trastevere la mattina del prossimo 2 ottobre, nella sala dei Ministri, e servirà a confrontarsi su come stanno procedendo i primi giorni del nuovo anno scolastico e quali accorgimenti adottare per proseguire al meglio.
La posizione di Anief
“Diremo al Ministro Giuseppe Valditara – annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – quello che sosteniamo da anni: la scuola e la didattica si possono sollevare solo dopo avere cancellato la piaga della supplentite e per farlo occorre cancellare i blocchi che non portano ad assumere gli idonei dei concorsi, non fanno riattivare il doppio canale di reclutamento, non permettono di cancellare i posti in organico di fatto e in deroga su sostegno, non fanno adottare anche in Italia la direttiva UE 70/99 che aprirebbe le porte alle stabilizzazioni ad almeno 200.000 docenti precari costretti a rimanere supplenti e con lo stipendio di base chissà ancora per quanto tempo”.
Una condizione di stallo, tra l’altro, che ha pure costretto il Governo Meloni, con il decreto «Salva-infrazioni», ad assegnare un indennizzo maggiorato, adesso da 4 a 24 mesi, a favore dei precari storici della pubblica amministrazione. “Avere raddoppiato gli indennizzi massimi è una decisione importante ma non risolutiva perché non farà altro – continua Pacifico – che incentivare le richieste di risarcimento danni prodotte dall’Anief. Perché quella del precariato endemico da cancellare è la prima esigenza della scuola, ma ve ne sono altre, e va combattuta cambiando le norme che regolano il reclutamento nella scuola: come il mancato sostegno a tanti alunni disabili, la parità dei diritti del personale non di ruolo rispetto ai colleghi di ruolo, i danni prodotti dal dimensionamento previsto nel triennio 2024-26 e altro ancora”.
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