
Il Decreto Legge 71/2024, noto come Decreto Scuola, introduce importanti novitร per lโaccesso alla specializzazione sul sostegno. Il provvedimento, che ha subito la conversione in legge il 29 luglio scorso (Legge 106/2024), si propone di rispondere alla crescente domanda di docenti specializzati in un contesto scolastico in continua evoluzione. Una delle principali innovazioni riguarda lโintroduzione di percorsi alternativi rispetto al tradizionale Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per il sostegno, normalmente organizzato dalle universitร . Questi percorsi, definiti โalternativiโ, offrono nuove opportunitร per i docenti giร in servizio, ma presentano anche alcune criticitร .
Il ruolo del Ministero dellโIstruzione e del Merito
Secondo quanto stabilito dalla legge, entro un mese dallโentrata in vigore del Decreto, il Ministero dellโIstruzione e del Merito avrebbe dovuto emettere un ulteriore decreto in collaborazione con altri enti, come i Ministeri dellโUniversitร e della Disabilitร , e lโOsservatorio Nazionale per lโinclusione scolastica. Questo decreto avrebbe dovuto disciplinare i nuovi percorsi di specializzazione. Tuttavia, nonostante il recente rinnovo dellโOsservatorio, esso non รจ stato convocato dal mese di settembre, suscitando preoccupazioni circa i tempi di attuazione delle misure previste. Questo rappresenta un primo ostacolo al corretto avvio dei corsi di specializzazione, con i docenti che rischiano di dover aspettare ancora.
Le problematiche legate ai numeri dei docenti
Un altro nodo cruciale riguarda il numero di docenti da abilitare. In molte Regioni italiane, infatti, si registra una carenza di docenti specializzati per il sostegno, con graduatorie ormai svuotate e la necessitร di ricorrere a insegnanti non specializzati. Tuttavia, in altre aree, in particolare al Sud e nelle Isole, le graduatorie sono sature, con molti docenti specializzati che non riescono ad accedere a incarichi. Per il prossimo anno scolastico (2024/25), ben 23.491 docenti specializzati sono rimasti fuori dalle nomine per la classe di concorso ASS, nonostante siano iscritti nelle GPS di prima fascia. Se il prossimo aggiornamento delle graduatorie dovesse portare ad un aumento di circa 80.000 docenti specializzati, si profilano possibili difficoltร nella gestione delle risorse disponibili.
Il TFA sostegno e la novitร dei percorsi da 30 CFU
In risposta alla carenza di docenti specializzati, il Decreto Scuola ha introdotto una misura straordinaria: un percorso di specializzazione da 30 CFU destinato ai docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno. Questo nuovo percorso, meno lungo rispetto al tradizionale TFA sostegno che prevede 60 CFU, รจ pensato per chi ha giร esperienza sul campo. La misura, temporanea e mirata, รจ stata introdotta con lโobiettivo di fornire una soluzione rapida per fronteggiare lโemergenza educativa. I percorsi da 30 CFU saranno gestiti dallโINDIRE, ma le universitร avranno la possibilitร di organizzarli autonomamente o in collaborazione con lโistituto. La validitร di questa misura รจ prevista fino al 31 dicembre 2025.
Lโinclusione dei docenti con titoli esteri
Una novitร importante riguarda anche i docenti che hanno conseguito la specializzazione allโestero. Lโarticolo 7 del Decreto Scuola prevede lโattivazione di percorsi straordinari per coloro che hanno ottenuto un titolo di specializzazione in un paese estero riconosciuto. Questi percorsi, anchโessi organizzati da INDIRE o dalle universitร , sono destinati a chi ha completato un percorso formativo in unโistituzione accreditata o altro ente abilitato. Tra i requisiti principali per lโaccesso a questi percorsi vi รจ la rinuncia a qualsiasi istanza di riconoscimento del titolo giร presentata in Italia. Al termine di questi percorsi, i docenti esteri avranno gli stessi diritti dei colleghi formati in Italia: lโiscrizione in prima fascia delle GPS e la possibilitร di partecipare ai concorsi pubblici.
Opportunitร e incertezze
Il Decreto Scuola rappresenta una svolta significativa nel sistema di formazione e abilitazione dei docenti di sostegno, ma le sue realizzazioni pratiche sono ancora in fase di definizione. Sebbene le nuove misure possano aiutare a colmare le lacune occupazionali nelle scuole, permangono incertezze legate ai tempi di attuazione, al numero di posti disponibili e alla gestione delle risorse umane, che potrebbero complicare lโeffettiva realizzazione dei percorsi di specializzazione. In un contesto in cui lโinclusivitร รจ una prioritร , lโefficacia del Decreto dipenderร dalla tempestiva attuazione delle sue disposizioni.
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