Molise, il calo demografico colpisce le scuole: 675 alunni in meno nelle classi. Crisi anche per docenti e ATA

Scuole paritarie, bufera sulle dichiarazioni di Valditara. Cgil: “Vera rivoluzione le risorse alle scuole statali”

“L’unica rivoluzione che ci aspettiamo dal Ministro Valditara è l’attribuzione delle risorse necessarie alla scuola statale per garantire un’offerta formativa inclusiva, assumere il personale attribuendo gli organici necessari, garantire le risorse per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, primo strumento per dare la dignità e il valore ai docenti e al personale della scuola”. A dirlo è Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL, commentando le dichiarazioni del ministro Valditara sulle scuole paritarie al Meeting di Rimini.

E aggiunge: “Ci aspettiamo cioè, che il Ministro attui la nostra chiarissima Costituzione dove si legge: ‘La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.

“Siamo riusciti a convincere la Commissione europea che i Fondi europei, i Fondi Pon per la programmazione 2021-2027, è tanta roba, sono 3,8 miliardi di euro per lo sviluppo laboratori, nuovi dispositivi, tecnologie, vengano distribuiti anche alle scuole paritarie. Questo è un passaggio veramente significativo che realizza culturalmente, concettualmente quella parità che mette a disposizione risorse molto importanti per i laboratori, la formazione, la didattica, l’incentivazione”, aveva annunciato il ministro al Meeting di Rimini.

“I docenti delle scuole paritarie – prosegue – per abilitarsi non hanno bisogno di andare nelle scuole statali. Cioè sostanzialmente i docenti delle scuole sono equiparati in tutto e per tutto ai docenti delle scuole statali. E questa è un passaggio epocale, una svolta significativa. Voglio anche aggiungere che questo tema non banale ha consentito di far sì che per tre anni i requisiti per la sussistenza di scuola paritarie siano considerati esistenti e questo fa sì che molte scuole paritarie non debbano chiudere”.